05 giugno 2010

 

Un mare di petrolio e crisi economica: ecco la Giornata mondiale dell’Ambiente

"Eccoci al 5 giugno – scrive Franco Foresta Martin – ricorrenza ormai tradizionale del Wed, come viene chiamato per brevità nei Paesi di lingua anglosassone, ossia del World Environment Day, giornata mondiale dell’ambiente. L’acronimo Wed, in inglese, suona anche come sposalizio: l’unione simbolica dell’uomo con la natura, con tanto di rinnovata promessa di amarsi e rispettarsi per sempre. Ma quest’anno più che i segnali di armoniosa convivenza, sembrano prevalere quelli di divorzio.
TRADIMENTI – "Troppi i tradimenti perpetrati dall’uomo nei confronti dell’ambiente, negli ultimi tempi", continua l’articolo intitolato "Riflessione sui "tradimenti" alla natura" (Corriere della Sera online, 4 giugno). "Nel Golfo del Messico, da oltre un mese, la Bp tenta di arginare il fiume di petrolio che sgorga dal fondo (un milione di litri al giorno), risultato di un incauto sfruttamento delle risorse naturali. Tutti fanno voti che il quarto tentativo di tappare la bocca del pozzo fuori controllo abbia successo, come sembra dalla prime dichiarazioni; in caso contrario la marea nera, trasportata dalle grandi correnti oceaniche, potrebbe diffondersi in tutto l’Atlantico, e il disastro balzare dalla scala locale a quella planetaria. Per restare in Messico, a Cancun, fervono i preparativi della prossima conferenza mondiale sui cambiamenti climatici (29 novembre-10 dicembre) che ha all’ordine del giorno la formulazione di un nuovo Protocollo per la tutela dell’atmosfera e del sistema climatico. Dopo il clamoroso flop dell’anno scorso a Copenaghen, le attese che il vertice di Cancun possa dare continuità ai patti di Kyoto, rilanciando un programma condiviso di riduzione dei gas serra, sono alte. Ma il persistente stallo dei negoziati, proseguiti nel frattempo a Bonn, non lascia ben sperare: Stati Uniti da una parte, Cina India e altri Paesi in rapido sviluppo dall’altra, non sembrano ancora maturi per entrare a pieno titolo nel meccanismo degli impegni di riduzione vincolanti. E mentre incombe la scadenza dell’attuale trattato climatico (2012), già si parla di rinviare la decisione al successivo vertice del Sud Africa.
BIODIVERSITÀ – "Non vanno tanto meglio le cose – continua Foresta Martin – sul fronte delle iniziative per limitare la perdita di biodiversità, cioè la scomparsa delle specie viventi provocata dall’impatto delle attività umane sugli ecosistemi: tema al centro del Wed di quest’anno. Le più recenti valutazioni degli esperti in biodiversità parlano di un’accelerazione del tasso di estinzione, che avrebbe ormai superato di alcune migliaia di volte quello dovuto ai soli fattori naturali. Su circa cento milioni di specie esistenti sul pianeta, almeno diecimila ogni anno starebbero scomparendo a causa del nostro sviluppo non sostenibile. Con questo pesante fardello di colpe sulle spalle, le Nazioni Unite intendono fare della giornata mondiale dell’ambiente qualcosa di più che la solita passerella di celebrazioni retoriche: piuttosto un’opportunità per informare l’opinione pubblica mondiale sulle azioni concrete di riparazione in atto da parte dei vari organismi ambientali e, soprattutto, per svolgere campagne educative rivolte ai giovani.
RISORSE - "Bisogna aver chiaro che tutto l’impianto degli ecosistemi planetari genera risorse e servizi per lo sviluppo dell’umanità valutati, in termini economici, più di 70 mila miliardi di dollari ogni anno", ha dichiarato il direttore generale dell’Unep Achim Steiner, alla vigilia del Wed a Kigali (Ruanda). "Ne consegue che la cattiva gestione o l’aggressione agli ecosistemi può avere effetti economici negativi ben più gravi dell’attuale crisi economica. Gli investimenti per il recupero degli ecosistemi naturali offesi sono da considerare un necessario investimento redditizio, piuttosto che un onere passivo".
AZIONI – "Il responsabile dell’Unep ha pure annunciato una serie di azioni di successo attualmente in fase di sviluppo in varie località del mondo, con il concorso di programmi ambientali nazionali e internazionali. Per esempio, in Ruanda, Congo e Uganda, norme e controlli più severi attuati nei territori montani in cui vivono i gorilla resi famosi dalla zoologa Dian Fossey (e dal film interpretato da Sigourney Weaver), hanno fermato la strage di questi animali, i quali stanno incrementando la loro popolazione. Il loro territorio, trasformato in stupendi parchi naturali, è ora meta di pellegrinaggio di turisti e studiosi da tutto il mondo. A Istanbul in Turchia, nell’arco di due decenni il sistema di depurazione delle acque, prima riservato a poche centinaia di migliaia di abitanti, è stato esteso a 9 milioni di cittadini (il 95% della popolazione), determinando la rinascita di corsi d’acqua superficiali e sotterranei che erano diventati inutilizzabili a causa dell’inquinamento. In India e in Vietnam il recupero di migliaia di ettari di terreni popolati da mangrovie (formazioni vegetali dei litorali bassi), ha riacceso la vita animale e vegetale, con vantaggi economici enormi per l’industria alimentare locale.
UNEP – "Istituita nel lontano 1972, contestualmente alla fondazione del Programma ambientale delle Nazioni Unite (Unep, United Nation Environment Programme), la Giornata mondiale dell’ambiente viene celebrata contestualmente in molte capitali e città del mondo, ma ha come principali punti di riferimenti due vertici internazionali, uno a Kigali, nella capitale del Ruanda, l’altro a Pittsburgh, negli Stati Uniti. A Kigali il direttore dell’Unep, oltre a presentare il rapporto sul recupero della biodiversità intitolato Dead Planet, Living Planet: Biodiversity and Ecosystem Restoration for Sustainable Development, presenzia a una suggestiva cerimonia di battesimo dei gorilla di montagna. A Pittsburgh la maggior parte delle relazioni presentate ha come il tema dominante l’idrosfera del nostro pianeta e la necessità di preservarla dall’aggressione dei prodotti inquinanti: un tema quanto mai attuale, che era stato scelto prima del disastro petrolifero nel Golfo del Messico. In Italia le iniziative del Wed sono indirizzate prevalentemente agli studenti, con il lancio da parte delle ministre Gelmini e Prestigiacomo di un progetto da un milione di euro riservato alle scuole per realizzare progetti di educazione ambientale".

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