06 marzo 2009

 

Destra peggio della Sinistra: a capo del Parco Gran Sasso un amico giornalista

I Governi di Sinistra eleggevano a presidenti dei Parchi o delle Aree protette i compagni, certo, ma almeno esperti o con una certa infarinatura di ecologia, animali, botanica ecc. Purtroppo tra i vari competenti sceglievano quelli di gran lunga meno esperti ma più flessibili e legati alla politica, o addirittura amico di questo o di quello.
Quante ingiustizie ha compiuto la Sinistra. L’amico Gilberto De Angelis, grande e solitario patrocinatore del Parco dei Lucretili (Monti Sabini inferiori), bellissima area montuosa e selvaggia a 25 km a Est di Roma, che conosce ed ha studiato metro per metro, con numerose pubblicazioni, non è stato mai eletto presidente del Parco, pur essendone il maggior conoscitore. Eppure è di Sinistra.
Ma la Destra? Peggio di peggio. Poiché non hanno gli uomini esperti, non hanno le specializzazioni in un campo come l’ecologia che hanno sempre ottusamente avversato, con la scusa di tentare un'improbabile "via minimalista e uiltra-moderata (come se nella scienza ci fossero le posizioini moderate e radicali), i Governi di Destra hanno scelto come presidenti o "commissari straordinari" (ecco la fissazione del finto decisionismo autoritario extra-competenze) amici fedeli di AN (tramite l’allora ministro Matteoli) o di FI. Solo amici. La classe politica italiana, d'altra parte, è una vera "società degli amici". Che poi è l'originario nome della Mafia.
Ora vediamo l’ennesimo e più grave scandalo: un normale giornalista politico, anzi direttore del piccolissimo giornale politico L’Opinione, quasi clandestino visto che non lo si trova praticamente mai nelle edicole, nominato dal ministro dell’Ambiente, Prestigiacomo, non sappiamo se presidente o commissario dell'importantissimo Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga. Una grande e meravigliosa area tutelata, con montagne e valloni bellissimi, fondamentale per l’equilibrio ambientale del Centro Italia, e dove talvolta trova rifugio anche l’orso scampato ai bracconieri del vicino Parco d’Abruzzo.
Eppure ci sono decine di super-esperti, a livello scientifico-naturalistico ed anche organizzativo che avrebbero potuto essere scelti. Tutti incommensurabilmente migliori del giornalista politico, vista la materia che vuole una personalità di alto profilo tecnico-scientifico.
Ma tant’è. Al di là degli slogan elettorali sul "merito" e la "competenza" dei pubblici funzionari, che servono ad incantare casalinghe, pensionati e studenti che non leggono i giornali, ma si bevono le informazioni addomesticate del monopolio Rai-Mediaset, questo Governo non tiene in alcun conto il merito, le competenze specifiche, la cultura scientifica e ambientale.
Per completezza d'informazione, il senatore Paolo Guzzanti, del Partito Liberale, ha indirizzato sulla vicenda una interrogazione al ministro dell'Ambiente, affacciando l'ipotesi che la nomina sia in realtà una premiazione consolatoria della CdL per il tentativo (fallito) del giornalista politico in questione di portare il Partito Liberale, che è indipendente da Destra e Sinistra, nell'orbita di Berlusconi e della Destra.
La natura presa a pretesto di lotte politiche che con l'ambiente non hanno nulla a che fare. Triste giorno per la Natura in Italia, e specialmente per il Parco del Gran Sasso, minacciato da strade, impianti di risalita, case abusive, strutture turistiche, cacciatori invadenti, motocross. Saprà un giornalista politico che mai si è interessato di ambiente fare quello che esperti innamorati della Natura riescono a fare solo con difficoltà? No di certo.

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Comments:
Gravissimo, specie in un'area a rischio bracconaggio, abusivismo ecc. mettere tutto in mano ad un giornalista di potere, tutto fumo e niente arrosto. Che è chiaro seguirà sempre le direttive non scientifiche ma politiche del Governo.
 
Roba che perfino al CNR...
 
Eh certo, anche lì ci può essere malcostume, raccomandazione politica e tentativo di asservimento. Ma lì almeno i politici hanno il pudore (?) di metterci qualche scienziato. E sto parlando in generale, di Enti di ricerca scientifica, non del CNR.
Magari uno scienziato non di chiara fama, o con poche pubblicazioni, o che si è occupato di ricerche marginali rispetto all'Ente. Ma sempre si tratta di un uomo di scienza.
Qui è ben diverso: ci mettono un uomo che fa un'altra professione: come un avvocato che non ha mai scritto un articolo nominato direttore di un giornale.
 
A quando la nomina del proprio cavallo come presidente d'un ente ecologico?
 
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