29 novembre 2006

 

Ecologia confusa in 20 mila caratteri (spazi vuoti compresi)

Se bastassero la contorta sintassi e la prolissità, solo in caricatura pannelliane, il manifesto "ecologico" di Biancardi su Notizie Radicali sembrerebbe davvero radicale. Ma forse per "Striscia la notizia". Oppure non mi sono accorto, da ingenuo qual sono, che era una presa in giro, roba da fronda antipannelliana, anzi - che dico - una polpetta avvelenata, una bomba a frammentazione lasciata cadere "distrattamente" dall'ultimo capezzoniano (del resto sono i più intelligenti o no?) nella finta ritirata.
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Il titolo, incredibile, era infatti: Ecologia "alla radicale". Ma la bella agenzia Notizie Radicali, la migliore newsletter dell’Italia laica e liberale, da me sempre lodata, ci è cascata in pieno pubblicando lo scandaloso brano da 20 mila battute, compresi i vuoti (tanti). Peccato. Un madornale papiello, lunghissimo, fumoso, prolisso, inconcludente, mal scritto anche per una prima liceo, che ha rovinato una lunga sequenza di cose belle dell’agenzia di Vecellio. Non solo Omero, ma "quamquam dormitat Walterius". Dispiace, anzi no, fa piacere trovare finalmente un difetto, dopo due anni di percorsi netti: vuol dire che noi che leggiamo avidamente NR non siamo distratti.
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Basta l’incipit manzoniano: "Un ambiente inteso in senso assolutamente peculiare, pur trattandosi non di altro ma (anche ma non solo) dell’ambiente come viene tradizionalmente inteso dagli ambientalisti professionali, è quello che i Radicali, e solo loro, sono oggi in grado di concepire e di prendere come riferimento delle proprie prese di posizioni ed azioni politiche. Ne sono profondamente convinto".
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Beato lui, che con tutte queste parole vuote e inutili è convinto almeno di una cosa: del suo gregge (peculium). Per me, invece, questa prima frase – come quasi tutte quelle che seguono – non vuol dire assolutamente nulla. Zero, via zero. In quanto poi all’offensivo "solo loro sono in grado di concepire" riferito ai Radicali, come radicale e anche esperto di ecologia (fui il primo, nel 1975, a fondare un club ecologista in Italia, e in casa radicale) protesto ad alta voce. Siamo a "L’angolo del dilettante"? Per curiosità vado a vedere su Google e scopro che, sì è vero: il fine eco-linguista è coautore del libro "Il dilettante inarrivabile".
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Basta: troppo bello, sembra fatto apposta. Grazie NR di questo interludio così snobisticamente finto-popolaresco, anzi, che dico, "citazione della citazione" alla Ghezzi, in uno dei suoi famosi primi piani odontotecnici. Sarà. Però tra le cassiere dei bar d’Italia si ragiona e si scrive di ecologia molto, ma molto meglio. Una nota morale soltanto, però: chi non conosce la sintassi e impiega pagine per non dire confusamente nulla, non può permettersi di scrivere poi che "L’ambiente dei Radicali è una placenta umanistica".
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Qui davvero (a mali estremi) "ce vole quarche battutaccia alla G.G.Belli", detta con rude accento romanesco da un Bandinelli.
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Continuerò a leggere Notizie Radicali più avidamente che mai. Tanto, ormai che altro potrebbe accadere?

Comments:
Guarda che tu sei troppo buono: non è la prima volta che NR pubblica cazzate. Ricordo alcune su Dio e la Chiesa, mi pare (non vorrei sbagliare) di Pullia...
Com'è che non le hai citate?
ciao
 
Notizie Radicali è ben fatta come impianto, come struttura. Davvero completa e ben articolata. Poi, è chiaro che i singoli articoli redazionali possono essere scritti male o peggio, o non dire nulla. Ma se hanno veste di editoriali, sono pretenziosi, lunghissimi, non dicono nulla, sono fumosi e anche sgrammaticati, danno davvero fastidio).
C'è un conformismo incredibile tra i Radicali, finita la bella parentesi di Capezzone (quando almeno un po' di merito veniva fuori). Ovunque regna il famoso binomio radicale: simpatia-antipatia. La società degli "amici".
E la restaurazione non lascia presagire nulla di buono: sono già tornati - brutto segno - il socialista Spadaccia e addirittura Cicciomessere, famoso non certo per le idee, che nessuno ricorda, ma per carattere e - come dire - personalità...
 
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