08 novembre 2006

 

Ferretti: "Altro che sviluppo, dovremo tornare all'economia di scambio..."

Eh, i guai che fa l'umana spensieratezza: per vivacizzare il tono del sito "Ecologia liberale", per uscire dagli schemi, per aiutarmi a fantasticare un po', avevo chiesto a Guido Ferretti, radicale di "Rientro Dolce", l'associazione che si batte contro il sovraffollamento del Pianeta, un tentativo di teoria, una ipotesi di lavoro, un pensiero "in nuce", qualcosa insomma che ci aiutasse a teorizzare uno sviluppo umano che possa andare d'accordo sia con la libertà, sia con l'equilibrio sulla Terra.
Non l'avessi mai detto: o l'amico Guido aveva appena ricevuto il modulo dell'Ici da pagare, o al telefono una voce con pesante accento regionale gli aveva appena appioppato d'autorità il noto contratto Telecom "Tutto Inutile" a 60 euro al giorno, fatto sta che non potevo scegliere momento peggiore. E dire che volevo "tirarmi sù". Il quadro che fa è proprio nero. Anzi, sapete che vi dico? appena spento il computer me la dò a gambe e mi metto in salvo in qualche foresta in montagna (là gioco in casa, conosco i posti più inaccessibili, visto che ho la passione dell'escursionismo selvaggio... Ho già adocchiato la capanna che farebbe al caso mio: ha il camino che "tira". Se solo mi volesse accompagnare qualche fanciulla... macché). Ma lasciamo la parola a Ferretti, sperando che non se la prenda per la presentazione troppo scherzosa. NICO VALERIO
.
L'ambiente e il mercato? Lasciatemi dire la mia in tutta libertà. Io teorizzo che le teorie liberiste attuali sono, o potrebbero essere, valide solo in presenza di risorse infinite. Non a caso sono nate 200 anni fa, quando il mondo era "vuoto", cioè all'inizio dell'era industriale.
Ora, però, c'è un fatto nuovo: siamo diventati sette miliardi, abbiamo invaso il Pianeta, abbiamo raggiunto, grazie alla disponibilità del petrolio, una potenza di impatto mai vista dall'Umanità.
In sostanza siamo in una situazione in cui i limiti della Terra non possono più essere ignorati. Un po' come è capitato in fisica con la relatività classica, che, se vale ancora per fenomeni grossolani a piccole velocità, non è più applicabile a velocità vicine a quelle della luce.
Le conseguenze? Sono più gravi di quanto può apparire, perché significa che non si può più crescere e che si deve trovare il modo di arrivare ad una economia stazionaria, nel senso che l'umanità deve imparare ad usare solo le risorse che, una volta consumate, si possono rigenerare (oltre a piccolissime quantità delle risorse non rinnovabili, in modo che possano durare per moltissime future generazioni, sempreché gli animali Umani non si estingueranno prima a causa della loro dissennarezza...
Senza crescita, il capitalismo a livello globale non può sopravvivere, perché, da un lato, si deve smettere di percepire utili reali, dall'altro si deve smettere addirittura di produrre beni "fisici" oltre il rinnovabile.
La cosa mi impensierisce alquanto, anche se immagino scenari di "economia di scambio", in cui cioè ci scambieremo servizi, smetteremo di "produrre per buttare via", lavoreremo di meno, e avremo occupazioni più spirituali o giocose...
Ma immaginare è diverso che capire come governare, e proprio non ho idea di come farlo!
Per ora mi limito a consigliare di sbrigarsi ad uscire dai combustibili fossili e a ridurre la popolazione umana... poi non so, sono in confusione. Non esistono teorie economiche adatte ad un mondo che voglia cessare di crescere!
Gli economisti sono ancora lì a dire che di petrolio ce n'è all'infinito, che se finirà aumenterà di prezzo, tanto che il mercato creerà da solo le alternative, che del riscaldamento globale non ci si deve preoccupare perché non dipende dall'uomo, è sempre avvenuto, che dei rifiuti non ci si deve importare perché più cresceremo più affineremo le tecnologie per ridurli, che in Europa l'abbandono dell'agricultura sta facendo crescere boschi che sostituiscono le foreste pluviali dell'Amazzonia, che gli animali stanno tanto bene con noi che ora dobbiamo addirittura abbatterli perché, secondo loro, "sono troppi e provocano incidenti alle auto", che con gli Ogm mangeremo di più e mangeremo tutti....
Tutte pazzie. e tutte per non dover ammettere che le loro teorie sono sbagliate, o non più applicabili!
Insomma, resto convinto che, senza una indipendenza economica ogni libertà va a farsi friggere, che lo Stato fa più disastri che utili quando interviene per limitare le libertà personali, spero tanto che siano sufficienti migliori "istruzioni per l'uso del pianeta" per indurre spontanei cambiamenti nei nostri comportamenti, spero che ci innamoreremo di nuovo di una vita con meno stress, maggiore amicizia, maggiore "convivialità", ma intanto... che farci? Mi rassegno!
Chiedo allo Stato di dichiarare che non sarà più permessa l'importazione di combustibili fossili per uso energetico a partire dal 2020. Chiedo che si ricorra alla spesa pubblica per aiutare la transizione. Chiedo che non si spenda più per alcun'altra "grande opera". Chiedo anche allo Stato di mandare aiuti al Terzo Mondo per allargare la libertà delle donne di avere solo i figli che amorevolmente desiderano.
Spero solo che siano dei liberali a guidare questa transizione, altrimenti va a finire che diventiamo uno stato totalitario, altro che Pacs!
Volevo solo dare qualche spunto, ma i pensieri correvano e, lo si può capire, senza alcuna idea di dove andavo a finire.
Siamo in una "terra di nessuno", e non credo di essere adatto a disegnare nuove teorie: si va avanti, cercando di mettere la massima attenzione per salvaguardare insieme le nostre libertà e la sopravvivenza del pianeta... GUIDO FERRETTI

Comments:
Azzz, Nico! ti ho scritto quattro concetti informali, a tarda ora della notte, dopo un congresso radicale defatigante, giusto per risponderti in modo interlocutorio, e tu ne approfitti così? eheh! ma era un "pezzo" quello? Forse hai immaginato che non avrei mai avuto il tempo di scrivere qualcosa di meglio e hai fatto "meglio l'uovo oggi che la gallina domani"! e hai avuto ragione, anche se, non sarei stato così esplicito nell'ammettere la mia impotenza ad immaginare scenari di economia stazionaria, se avessi aspettato un articolo formale.
Ma ora voglio leggere la Rosa: chissà cosa dice e cosa dirà, leggendo quel che mi hai fatto scrivere! Ne verrà fuori una crisi internazionale?
Ciao, Guido
 
Regola 1: quando un amico giornalista vi chiede un vostro parere su qualsiasi cosa, non illudetevi che lui possa tenere un diario segreto che scrive alle 3 di notte e poi richiude gelosamente in un cassetto. Sicuramente ve lo ha chiesto per poterci fare un articolo. A vostro nome, ovviamemte. Voi non lo sapevate (o fingevate di non saperlo), ma stavate parlando al Mondo tutto, a reti unificate!.

Vedi? In riparazione ho fatto pure un pezzullo auto-ironico.
Tranquillo, Guido, era un pezzo riuscito, forte, che dava l'impressione del disagio e dell'incertezza di fronte al disastro ambientale, specie in noi liberali o radicali.
La Rosa (non quella di Eco, l'altra) non credo che interverrà: il sito è poco o nulla frequentato.
Qui purtroppo non ci legge nessuno.
Non ti ha sicuramente letto, ma anche se avesse letto, cosa pensi di aver detto di così scandaloso? E Rosa è molto più politica di me, quindi abituata a tutto.
In amicizia, sentila tutta, Guido. Una sola persona potevi scandalizzare (e lo hai fatto): Nico Valerio. Non il giornalista, che anzi quel figlio di buona donna gongola per il piccolo scoop e il pezzo ad affetto (TPQG, "tutti puttani questi giornalisti"...), ma l'altro, l'ideologo severo, l'idealista, l'uomo di idee e princìpi, il super-naturista.
Pensa allora al mio problema, che ho queste due personalità così diverse che convivono. Che bello essere dei Gemelli...:-)
 
necessita di verificare:)
 
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