25 febbraio 2009

 

Un Governo folle dilapida soldi e fa regali alla Francia col nucleare "vecchio"

Sono seduti sulle spine e non stanno fermi sulla sedia. Chi? I due o tre amici liberali, efficientisti e razionali, che ancora appoggiano turandosi il naso questo Governo, insieme populista e autocratico, basato sulle decisioni balzane e personalistiche del Capo, che spesso – non diversamente dal suo amico Putin – usa l’economia per fare regali agli amici (vedi vicenda Alitalia). L’ultima sciocchezza del Berlusconi "faso tutto mi", sempre a suon di migliaia di miliardi di vecchie lire dei contribuenti italiani, fa il paio, anzi amplifica l’errore fatto per l’Alitalia. E va a svantaggio dell’Italia, e a vantaggio della Francia.
Un contratto affidato alle ditte francesi, obsolete e fuori mercato, per contruire in Italia (e dove? ne vedremo delle belle) varie costosissime e poco efficienti centrali nucleari di vecchia generazione, che al massimo porteranno il 5 per cento di energia totale, mentre il solo gratuito risparmio, cioè l’eliminazione degli sprechi, ci darebbe fino al 30 per cento di elettricità in più. Perfetta e sottoscritta da "Ecologia Liberale" la dichiarazione al riguardo di Emma Bonino, vice presidente del Senato:
.
NUCLEARE, BONINO: E ORA CHI PAGA?

"Sarkozy sarà tornato a casa sicuramente contento dai risultati della sua visita a Roma, in occasione del vertice italo-francese. La tecnologia nucleare francese, che da qualche tempo ha difficoltà a trovare nuovi mercati, specie nei paesi occidentali, e conosce difficoltà tecniche e finanziarie sempre crescenti nella costruzione proprio di una centrale "di terza generazione" in Finlandia, ha trovato l'Eldorado in Italia, con la commessa di ben quattro nuovi/vecchi impianti! Come non mi sono stancata di ripetere in questi mesi questa scelta, tutta politica, non conviene all'Italia.
"E questo non per motivi ideologici, ma semplicemente perché impegnarci per più di venti miliardi di euro per una produzione di energia che nel complesso del fabbisogno italiano, non solo elettrico, potrà rappresentare al massimo neanche il 5% del totale non conviene economicamente al nostro paese, anche tenendo conto dei costi di smantellamento.
"Va bene la politica del "fare", ma non il fare per il fare: i costi sono alti, i tempi lunghi e i benefici estremamente bassi. Non a caso in modo ben diverso si stanno muovendo altri paesi, a cominciare dagli Stati Uniti.
"Inoltre, vorrei proprio sapere chi paga, chi pagherà i costi finali di quest'operazione, che magari vedrà all'opera l'ennesima "cordata italiana" protetta e garantita dalla mano pubblica. "Chi pagherà?" conclude la Bonino. "Temo siano i soliti contribuenti. Intanto a Parigi si stappa champagne"
.
Perfetto, l’avremmo potuto pubblicare noi. Ed ora il comunicato di Elisabetta Zamparutti, deputata radicale:
.
NUCLEARE, ZAMPARUTTI: UNA SCELTA NEL SOLCO DELL'INCAPACITÀ A GOVERNARE

"Il Governo Berlusconi aveva promesso la definizione di una Strategia Energetica Nazionale ed assistiamo invece all'annuncio di aprioristiche scelte industriali com'è quella nucleare.
"Berlusconi è quindi in linea di continuità con chi lo ha preceduto per mancanza di azione di Governo come capacità di scegliere prevedendo e considerando sempre le tutte le alternative possibili.
"Perché il problema di fondo non è nucleare o non nucleare ma quali opportunità intendiamo cogliere a partire dalle nostre condizioni e potenzialità, a quali costi, economici e sociali.
"Noi Radicali, come negli anni '70 ed '80 dentro e fuori dal Parlamento, non poniamo un veto ideologico ad una tecnologia, ma un'opposizione convinta a decisioni di retroguardia, all'assenza di strategie forti capaci di affrontare la questione energetica nella sua complessità, alla mancanza di raffronti con strategie alternative, raffronti basati con consapevolezza sul calcolo di costi e benefici. "Anche oggi i nostri intenti sono gli stessi verso una decisione che avviene dopo quasi vent'anni di assenza di dibattito politico in materia di politica energetica nel nostro paese".
"Ecologia Liberale" condivide i due comunicati parola per parola. Non un provvedimento, in un'Italia sprecona, sul risparmio energetico, nulla sull'incentivazione straordinaria dell'energia solare (termica e fotovoltaico) ecc. Un vero disastro. Peggio di Prodi.

Etichette: , , ,


Comments:
Bravo! Quando siamo l'ultimo Paese in Europa per il solare, noi!
Anche la nuvolosa Germani ci supera! Decisionismo ottuso, questo del Governo. Allora faceva meno danni i'indecisionismo di Prodi! Dalla padella alla brace. sob...:-(
 
Io vorrei fare una domanda alla Bonino, invece: chi ha pagato la scelta (cretina) di uscire dal nucleare? Babbo Natale?
Secondo la signora, chi paga una bolletta energetica salatissima (e proprio alla Francia), e chi ha pagato quelle quattro ridicole eliche in mezzo alla campagna, che non servono praticamente a niente? E la favoletta del fotovoltaico, bel modo per spendere soldi e non risolvere nulla, abbiamo voglia di farcela raccontare ancora?
Il piano, oltretutto, prevede otto centrali, e solo le prime quattro di terza generazione (che funziona, oltretutto, benissimo).
Secondo me, lei e i suoi amici stavano benissimo nel governo Prodi, e stanno bene dove stanno adesso, e cioè in posti in cui l'inconcludenza ha regnato e regna sovrana.
 
"varie costosissime e poco efficienti centrali nucleari di vecchia generazione"

Mi sembra di aver letto che le centrali saranno del tipo EPR. Questo tipo di reattore, di generazione III+, rappresenta lo Stato dell'Arte in termini di sicurezza e rendimento. I reattori di IV generazione sono ancora in fase di sviluppo e si stima che potranno entrare in servizio non prima di 25/30 anni.
 
ma quanto ve rode... più che liberali me sembrate dei "mosconi verdi"
 
Appena si entra nell'ecologia ecco il proliferare di anonimi. Qualche problema? Ideologico? Ma poi, scusate, a voi che ne viene? Capisco i rarissimi tecnici. Ma gli altri? Non è mica il Piave. Così, tanto per dar fastidio ai Verdi?
Be' io sono contro i Verdi politici, ma non contro l'ecologia.
Comunque i Radicali (e anche noi) facemmo il Referendum soprattutto per l'autoritarismo delle scelte e i misteri di Stato che circondavano la cosa. Che poi i militanti di base abbiano preso la battaglia come contro il nucleare in sé, è vero. Ma in origine c0era la protesta liberale contro il decisionismo di Stato non trasparente.
Ricordo che c'erano anche i Repubblicani e i Liberali locali di Montalto e dintorni (un famoso avvocato liberale), a dire no. Non erano solo i rossi. Anzi, gli operai comunisti di Montalto aggredirono il nostro leader Caracciolo: volevano la Centrale.
Questa la storia esatta, già detta. Io c'ero.
Quindi è ottuso e strumentale prendersela coi Radicali: erano i tempi. E soprattutto la OTTUSITA' incredibile di dirigenti tecnici dell'Enel, enti vari e ministri, che coprivano tutto di silenzio e evidenti imbarazzi. Che accrescevano la nostra inquietudine.
Colpa di una classe dirigente tecnico-politica cretina. Come oggi, del resto.
Io personalmente, poi, ero contro Prodi e sono contro Berlusconi. Per gli stessi motivi: sono incapaci, inesperti, decidono o non decidono di testa loro, seguendo le lobbies. C'è pochissima differenza tra loro.
Ora capisco perché non vi firmate: siete ultra-politicizzati. Un po' fanatici.
Io no: sto solo con la neutralità della scienza e i diritti dei cittadini. Cioè sono liberale.
 
Verdi, radicali, liberali(?) hanno già dato e hanno già fatto danni incalcolabili agli italiani. Pensate, dopo il referendum furono riconvertite due centrali nucleari già praticamente finite, e furono chiuse due centrali già in funzione anticipando la loro dismissione prima ancora che fosse stata ammortizzata la spesa della loro costruzione. Tutto questo ha gravato e grava sui portafogli di noi tutti, per non parlare della bolletta elettrica che ci costa il 50% in più di quanto costa ai nostri vicini francesi che, fra l'altro, hanno posto alcune loro centrali nucleari ai nostri confini: così noi abbiamo i rischi senza avere i vantaggi del nucleare.
Bel colpo!
 
A me sembra che voi di centrali nucleari non capiate un accidente.

Quale tipo di energìa dovremmo adottare? 1) Idrogeno: sicuramente non sai che innanzitutto l'idrogeno è altamente esplosivo (quindi molto pericoloso) e che per ottenerlo occorre più energia di quella che produce come combustibile. Sarebbe come dire, per esempio, che per ottenere 30KW con l'idrogeno occorre spenderne 50 per ottenerlo. E da dove tiri fuori i 50KW? Ma dal petrolio, ovviamente! 2) Solare: puoi scrivere ciò che vuoi ma il solare è costosissimo, ha una resa bassissima e necessita di impianti enormi per una piccola quantità di energia. Inoltre il solare non è utilizzabile quando più serve, ad esempio di notte od in inverno quando le giornate sono corte e serve energia per riscaldare od accendere le lampadine. A meno che tu non credi che si possa utilizzare un accumulatore (vedi batteria) grnade come tutta Milano, il quale tra l'altro si esaurisce in pochi anni, è inquinantissimo (prova tu a lasciare le batterie d'automobile in giro e vedrai come ringrazia l'ambiente!) ed improponibile perché si scaricherebbe subito. Inoltre, a meno che tu non voglia tappezzare l'Italia intera di pannelli (modificando così l'irraggiamento sulla terra e quindi il clima) questa soluzione è assurda.
3) Eolico e/o idroelettrico: se il vento e l'acqua fossero costanti forse qualcosa si potrebbe fare, magari nelle zone ventose o ricche di torrenti. Sta di fatto però che sole e vento non seguono i desideri degli "ecologisti liberali", quindi a meno che tu non voglia ricoprire di dighe l'Italia (modificando ancora una volta la morfologìa con disastri ambientali enormi) anche in questo caso ti attacchi al tram (possibilmente non elettrico). 4) Energia elettrica: anche questa energia è un miraggio per i boccaloni, visto che essa viene - sorpresa! - prodotta proprio dal nucleare e quindi, guarda un pò, "andare al elettricità" è un'illusione. 5) Petrolio: vi sono due problemi. Inquinamento con rilascio di polveri sottili nell'aria e dipendenza dall'estero. Il petrolio ed il carbone (altro combustibile inquinantissimo) non mi paiono quindi proprio un toccasana per un "ecologista liberale", ancor meno del solare e delle altre forme di energia. 6) Geotermico: a parte a Larderello ed in pochi altri posti dell'Italia il geotermico è inesistente semplicemente perché non vi è una morfologia che permette di sfruttarlo. A meno che non vogliamo prendere la cittadinanza islandese ed andare tutti a vivere là, ovviamente. Oppure facciamo un foro nel Vesuvio e sfruttiamo il calore della lava, Napoli ringrazierà. 7) Gas e rigassificatori: anche in questo caso il gas non può minimamente sopperire alle necessità del paese Italia perché poco, e comunque a forza di utilizzarlo, come il petrolio finirà entro breve. Lo possiamo importare, però si crea ancora una volta il problema della dipendenza energetica e soprattutto è pericolosissimo perché se una nave che porta gas liquido cozza contro un'altra e si spacca in due ne fuoriesce una nuvola delle dimensioni della Val D'Aosta. Vai con un accendino a vedere cosa succede e ti scalderai molto, nonché improvvisamente. Pensa se ciò dovesse accadere vicino alla costa ed i venti portassero il gas verso una città. Che bellezza i fuochi d'artificio...

Quindi l'unica soluzione percorribile è il nucleare. E' utilizzabile sempre, ha una resa enorme e le scorie possono essere sempre stipate in contenitori di piombo e messi in un buco sottoterra (e sorvegliato), in attesa di avere le centrali della quarta generazione che sembra, avranno il pregio di bruciare anche le scorie deelle centrali di terza generazione. Faccio notare che una centrale media produce 3 metri cubi di scorie l'anno.

Quanto alla sicurezza della centrale forse non hai mai sentito parlare di sicurezza intrinseca. La centrale può funzionare solo per effetto di una retroazione. Mi spiego: a differenza delle centrali di Chernobyl che erano a coefficiente positivo (la reazione doveva essere controllata e "repressa") nelle centrali di terza generazione il nocciolo è sottoposto all'accumulo di neutroni. Questi neutroni, per il funzionamento della centrale devono essere "spazzati via". Nel caso accadesse qualcosa al sistema di sicurezza, i neutroni rimarrebbero imprigionati nel nocciolo facendo innalzare la temperatura di quest'ultimo. Ma in tali condizioni il nocciolo produrrebbe ancor più neutroni finché, raggiunta una certa temperatura i troppi neutroni interromperebbero il riscaldamento facendo spegnere automaticamente la reazione. Quindi una reazione di questo tipo se lasciata a se stessa non farebbe altro che spegnersi.

Pertanto prima di scrivere sciocchezze sul nucleare sarebbe bene che tu ed i tuoi amici radicali leggeste un libro di fisica, magari capendo qualcosa di più che due slogan politici. Meglio se scrivi di altre cose, credimi...
 
Jetset, allora non ci capiamo: che facciamo come nel 77-78? Se ad ogni critica sul "come" la prendete così, denunciando che non si vuole il nucleare, allora le parti si irrigidiscono e va a finire che si crea un'altra spaccatura tra si e no.
Ma in Italia non si sa leggere...
Rileggi i 2 comunicati: non sono aprioristiocamente contro il nucleare. Ma criticano il modo contorto e poco chiaro, e filo-francese, e autoritario di decidere. Senza scienziati, senza dibattito tra esperti. Decide Berlusconi, che al massimo è laureato in legge? E deve gestire tutto l'Enel di Stato?
Suvvia rileggete il testo parola per parola, coma a scuola...:-)
Inoltre l'Istituto Bruno Leoni critica anche la mancanza di rispetto per la concorrenza.
 
Contesto l'accusa di "autoritarismo", il governo semplicemente fa le leggi che aveva promesso in campagna elettorale. Il fatto che Berlusconi sia stato eletto (e nel programma c'era il ritorno al nucleare, il ponte sullo stretto, la TAV, le grandi opere, il Mose, etc...) significa che i cittadini lo hanno votato anche per questo e quindi secondo logica il governo deve dare il via al nucleare senza alcun indugio. L'autorità del governo viene dal voto e mi sembra un'autorità più che sufficiente: se infatti per ogni legge si dovesse accendere una discussione accadrebbero due cose: primo, non si concluderebbe mai nulla perché vi sarebbe sempre chi dice no, chi dice nì, chi dice so e chi dice sì (Prodi docet visto che in due anni per mettere d'accordo tutti non ha mai fatto uno straccio di legge). Secondo: anche ammesso che si partorisca un topolino, esso sarebbe del tutto privo di quell'efficacia necessaria a rendere quell'iniziativa costruttiva. Per cui direi di smetterla di invocare sempre l'autoritarismo, il governo è pienamente legittimato, non c'é alcuna dittatura e se alle minoranze non sta bene allora la prossima volta cerchino di diventare maggioranze. E' così che funziona in democrazia e nessuno lo può contestare.

Quanto ai francesi, neanche a me stanno simpatici però a causa di una scellerata scelta pseudoambientalista degli anni '80 che terrorizzò la gente con lo spettro di chissà quale esplosione atomica (nei reattori occidentali non è mai successo nulla se non qualche piccolissimo inconveniente - ed erano di II generazione!) tutto il know-how di cui ci potevamo vantare di possedere è andato a farsi benedire. Ovvio quindi che la scelta di partenariato ricada sui francesi, da sempre i più avanzati nel mondo in questa tecnologìa (ti ricordo che la scelta di una tecnologia avanzata è sinonimo di tecnologìa sicura) e grazie anche al fatto che essi sono affrancati all'80% da qualunque forma di energìa perché se la fanno in casa appare evidente e logica la joint-venture italofrancese. Inoltre vorrei ricordarti che la scelta è caduta sulla Francia per un'altra motivazione: avendo i transalpini moltissime centrali nucleari (anche oltre il proprio fabbisogno) l'ENEA conta di entrare in compartecipazione con alcune di esse, fornendo così l'Italia di energia immediata non solo fabbricata in casa ma anche in Francia a costi molto ridotti (essendo appunto socia).

Quanto al fatto che le centrali fornirebbero solo il 5% del fabbisogno, probabilmente chi lo scrive è andato a sentire uno dei deliri di Grillo od è sotto effetto di ecstasy (più probabile entrambe le cose): la copertura con 4 centrali nucleari sarebbe circa del 25% e quindi contesto questi dati, anche in previsione del fatto che da quattro centrali iniziali se ne costruiranno altre in futuro oltre che l'afflusso di energia a basso costo proveniente, come ricordato prima, dai reattori francesi.

Per quanto concerne il fatto che la Francia ci venderebbe tecnologìa oblsoleta, ti chiarisco che questa è un'altra "grillata". La tecnologìa sarà quella più d'avanguardia (reattori EPR III+ come ha scritto con cognizione di causa il nostro amico anonimo) quindi scusa la franchezza ma ciò che è riportato sono fesserie. Se non ci credi leggi su Wikipedia i capitoli Costi e quello del Maggiore Rendimento.

http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_di_III_generazione

E' vero che il reattore costa il doppio di un PWR normale ma rende anche il doppio minimizzando le scorie ed aumentando enormemente la sicurezza (cosa che per un ecologista dovrebbe essere il target primo).

In ultimo ma non per ultimo, più che per i costi dovresti tenere presente che la scelta energetica non è tra l'avere una energìa a buon mercato ed un'altra a prezzi sconvenienti, ma è tra l'averla ed il non averla per niente.

Quando finirà il petrolio, infatti, accadranno due cose: primo, il suo prezzo s'impennerà a dismisura (guarda cos'é successo solo un annetto fa) e chi non avrà costruito le centrali sarà nei guai fino al collo perché con i prezzi dell'energìa così alti i suoi prodotti andranno fuori mercato (ammesso che le fabbriche riescano ad approvvigionarsi di carburanti).

Da questa logica considerazione prenderà piede la seconda previsione, ovvero che dovendo tutti i paesi "ritardatari" recuperare il gap vi sarà una corsa all'acquisto della componentistica nucleare che, ovviamente, si alzerà di prezzo in maniera vertiginosa. Una centrale che oggi paghi cento domani costerà tremila.

Vedi, ciò che mi spaventa in Italia è la miopìa, l'incapacità di vedere i problemi al di là del proprio naso. Si scrive tutto ciò che salta in mente in maniera viscerale e non scientifica. E molti, purtroppo, danno retta ai cialtroni senza fare un ragionamentino semplice semplice.

Sono d'accordo con te invece sulla riduzione degli sprechi. Ma allora perché non combinare entrambe le cose? Questo sì che si può fare, con gradualità ma costantemente! Costruiamo le centrali e cerchiamo anche di combattere gli sprechi. Una riduzione degli sprechi diminuirebbe assai il fabbisogno energetico e, di conseguenza, aumenterebbe "automaticamente" l'incidenza energetica delle centrali nucleari che verranno costruite sul totale del fabbisogno.

P.S: da ingengere ti dico, prima di leggere cretinate di presunti esperti fai una cosa, acquista il libro di Piero Angela e Francesco Pinna "La sfida del secolo". Ti assicuro che è avvincente più di un romanzo. La questione energetica è spiegata con tanto di tabelle, di dati e di problematiche, divulgata semplicemente ed in maniera scientifica, non da guitti da baraccone che si arricchiscono sul populismo i quali, purtroppo, hanno "contaminato" anche te (non per colpa tua, sia chiaro).

Un saluto. Jetset
 
Scusa non è venuto il link, te lo separo in due parti:

http://it.wikipedia.org/wiki/
Reattore_nucleare_di_III_generazione
 
Me la fate uno straccio di controproposta? E' troppo facile criticare senza avanzare alternative sicure...e non menatemela ancora con le anergie alternative! Lo sanno tutti che risolvono ben poco. Forza fanatici della libertà, date carne alla tigre! Aspetto famelico...
 
nondum matura est, nolo acerbam sumere
 
Ah Nico, scusami ho sbagliato: il libro è di Piero Angelo - Lorenzo Pinna e non Francesco Pinna come precedentemente affermato.

Troverai un link per una rapida delucidazione qui:

http://it.wikipedia.org/wiki/
La_sfida_del_secolo

Un saluto a te fuori da qualunque polemica.
 
Ultima cosa: quando scrivo che i francesi "si sono affrancati all'80% da qualunque forma di energìa" intendo quella elettrica derivante da combustioni e trasformazioni chimiche (petrolio, carbone, gas, etc...). Ovvio che le Citroen vanno ancora a benzina...
 
Jetset, come dico su Facebook dove sono costretton alla sintesi brutale (nei flash), io - e credo tutti noi liberali - NON SONO CONTRO IL NUCLEARE, come invece ero negli anni ruggenti. Oggi il n. è molto più sicuro, e comunque i suoi rischi sono paragonabili ad altri.
Quindi POOL di fonti energetiche: RISPARMIO E RAZIONALIZZAZIONE, termo, idro, fotovoltaico, biomassa, nucleare, eolico (solo dove non deturpa il Paesaggio Italiano), biomassa etc.
Non capisco perché insisti.
Sei un fan del nucleare in sé?
Sbagliato. Perché come unica o principale fonte non funziona: dà poca energia (una parte cospicua nutre se stesso), ha costi pazzeschi, pone problemi gravi.
Ma perché continuare a parlarne: sei pagato dagli industriali del settore? E allora che interesse hai?
QUANDO IL GOVERNO DECIDERA' DAVVERO (ora c'è solo il solito effetto annuncio da piazzisti populisti, chissà per quali secondi e terzi fini... d'accordo con l'altro piazzista Sarkò), allora ne riparliamo.
Anzi, ne riparliamo quando avrà trovato e fatto accettare agli italiani I SITI.
Caro mio, in un Paese in cui neanche la spazzatura viene accettata...
Rilassati: NON AVREMO MAI queste promesse centrali nucleari. Parliamo d'altro...
Non mi va di far alzare le quotazioni in borsa di qualche ditta...
Questo è l'unico effetto.
Tra l'altro non mi sembri dare importanza al Convegno specializzato dell'anno scorso (Roma). Con i maggiori esperti europei. Il che dice tutto.
 
Scusa Jetset se per la fretta sono stato troppo secco. Hai dato un contributo notevole coi tuoi commenti. Che in parte condivido. Lontani i tempi del no preconcetto al nucleare (però oltre Cernobyl c'era stato l'incidente grave di Three Miles Island negli Usa... e questo ci preoccupava), oggi da ecologisti liberali ci interessa la fattibilità pratica, la convenienza del nucleare. Non siamo più a 30 anni fa: oggi le tecniche di risparmio e le energie alternative si sono evolute. E gli investimenti del N. sono altissimi. Senza contare i tempi, i siti e le scorie... E l'emotività degli Italiani, che io non approvo, sia chiaro...
Quindi, scusa, certo travolgente entusiasmo del filo-nuclearisti sa di (comprendibile) rivalsa psicologica. Attenti a non farne un simbolo, speculare e contrario del nostro no degli anni 70.
 
Mah, caro Nico, io non sono stipendiato o pagato per far pubblicità al nucleare, quindi non preoccuparti, il tuo blog non diventerà mai un network per facili spot.

Però sono un filonuclearista, non perché mi piaccia vedere gente che traffica con l'atomo, bensì perché so benissimo che questa è l'unica vera forma di energia costante e gestibile.

La tua affermazione secondo cui le centrali nucleari "producono poca energia perché alimentano loro stesse" è risibile ed errata perché semmai a produrre poca energia sono le centrali ad energìa rinnovabile ed alternativa.

Su questo punto ancora una volta non sei informato per cui ti invio un link significativo: le moderne centrali nucleari producono tra i 600 ed i 1600 MW (quelle italiane dovrebbero produrne 1600 appunto).

http://it.wikipedia.org/wiki/
Centrale_nucleare

Ora, a meno che tu non voglia ricoprire l'Italia di eliche eoliche tra l'altro incompatibili con la nota gibbosità italica (la centrale più grande attualmente in funzione produce 163MW - Link

http://www.energia-eolica.it/
la_centrale_eolica_
offshore_pi_grande_al_mondo_0

ovvero 10 volte meno potente di una grossa centrale nucleare) o tu non voglia tappezzare lo stivale con costosissimo silicio o specchi (la centrale solare più potente sarà portoghese e produrrà 116MW Link

http://www.ecoblog.it/post/
la-piu-grande-centrale-solare
-al-mondo )

appare evidente che l'unica scelta che fornisce una quantità rilevante di elettricità in output è una centrale nucleare.

Tu insisti nel dire che le energìe alternative e rinnovabili devono essere "mixate" con quella nucleare. Verissimo, però nel mix la nucleare è l'energia che dev'essere ampiamente prevalente, perché non ama nascondersi come il sole o calare come il vento e, come hai potuto vedere dai link, soprattutto non si presta a sciocchezze secondo le quali una centrale solare od eolica per quanto enorme dia come resa un'energia anche lontanamente equivalente a quella nucleare.

Pertanto, purtroppo (vorrei che non fosse così, credimi!) ciò che affermi è smentito dalle cifre e non c'é pezza, il nucleare è la primaria e dominante l'energìa su cui dovremo investire le maggiori risorse in futuro: tutto il resto della produzione energetica sarà marginale o produrrà carburante per l'ignoranza.

Quanto al problema politico io non ti capisco, tra le righe sembra che tu goda nel fare l'uccello del malaugurio contro le centrali, tiri fuori problemi di territorio, di gente, di comunità locali infuriate, esattamente come fanno i sinistri più beceri. Vi sono scelte come la TAV ed altro che vanno imposte, non subite, altrimenti nessuno nel paese vorrebbe sul suo territorio alcunché.

Se avessimo dato retta alle comunità locali i rifiuti a Napoli sarebbero ancora lì e gli impianti di smaltimento ancora da iniziare.
Invece per fortuna il governo si è imposto et voilà, tutto si è risolto senza pericolo né per i napoletani né per chi vive vicino ai siti di sversamento o all'impianto di termovalorizzazione (che tra l'altro produce energia...).

Questo tifare perché gli italiani affossino i progetti del nucleare solo per aver ragione è un gioco che mi sembra prettamente dettato dall'ideologìa e dal risentimento contro un governo che vi ha lasciato fuori dal suo schieramento. Ora che leggo certe cose capisco anche il perché.

Però ti faccio notare che in Italia vivi anche tu. Come spiegherai ai cittadini il fatto che quando girerai l'interruttore la lampadina resterà spenta? Come spiegherai agli operai i licenziamenti dovuti al costo eccessivo dell'energìa? Quando ti laverai con l'acqua fredda e vivrai con una candela ne riparleremo. Au Revoir.
 
1. Jetset, non ho detto "poca energia", non sono mica pazzo, ma poca rispetto alle cifre vantate, visto che una cospicua percentuale è mangiata dall'impianto stesso.
2. Ti concedo per ipotesi di III tipo che il nucleare possa coprire anche il 15% del fabbisogno (non è vero, ma te lo concedo per dialettica), Ebbene, proprio ieri leggendo lo studio pubblicato sul sito dell'ENEA sugli effetti probabili della razionalizzazione dei consumi di energia negli immobili dello Stato (uffici e scuole), ho visto che i ricercatori parlano di un 23% di risparmio energetico. Basta questo, che è solo un piccolo aspetto del problema, per togliere frecce all'arco nuclearista.
E una centrale si fa in 10 anni. Se tutto va bene. Mentre il risparmio si opera in pochissimi anni.
Comunque non dobbiamo affrontare e risolvere il problema del nucleare qui. Io e il sito siamo liberali doc, quindi senza pregiudizi anti o pro, attenti solo alla scienza e alla tecnologia (sì, ma anche in rapporto a costi e benefici). Non diciamo no a nulla: staremo a vedere quale sarà più conveniente.
 
Caro Nico guarda che io TI APPOGGIO IN TUTTO E PER TUTTO sulla tua battaglia per il risparmio energetico. Io stesso ho fatto fare un sacco di lavori in casa mia, uso quasi tutte lampadine a basso consumo (anche se sono un pò scomode perché non danno luce piena subito - a parte quelle della Beghelli).

Per quanto concerne le centrali nucleari ed il tempo per la loro costruzione, un giorno Napoleone passando su una strada con il suo esercito disse ad un subordinato: "Voglio che questa strada sia alberata per far ombra alle truppe". Il subordinato gli rispose "Ma ci vorranno anni perché gli alberi crescano" e Nap gli disse "Bene, allora cominciamo a piantarli subito".

E' proprio perché più si aspetta più le centrali nucleari costeranno che bisogna cominciare fin da ora! Anzi, ti dirò, solo 4 centrali sono ampiamente insufficienti. Intanto, come dici tu correttamente, si può risparmiare (ovvio che gli impianti non si possono cambiare tutti di botto ma "ad esaurimeto" altrimenti sai che spesa!!!). Faccio un esempio: se quando ti si fulmina una lampadina tu la sostituisci con una a basso consumo ti costa 8 euro e via via le puoi sostituire tutte. Se improvvisamente invece decidessi di cambiare tutte le lampadine di casa ne spenderesti 200. La diluizione delle spese nel tempo è importantissima specie in questo momento di crisi. Io già da molto non faccio più il bagno ma la doccia (risparmio in gas ed acqua) sto attento a spegnere tutte le luci, scaldo solo le stanze in cui vado frequentemente, ho i doppi vetri, la notte spengo caldaia e scaldaacqua ed ho coibentato tutto il sistema di riscaldamento. Non perché non mi possa permettere di pagare una bolletta più salta ma perché mi pare giusto così.

Il fatto di appoggiare le centrali mica mi fa perdere di vista gli obbiettivi di risparmio energetico!
 
P.S: ho trovato qualcosa di interessante sul fotovoltaico. Il costo sarebbe grande, però questo potrebbe funzionare abbastanza bene. Interessante, appoggio in pieno questo progetto!

http://quotidianonet.ilsole24ore.com
/tecnologia/
2009/03/06/156233-
pannelli_solari_nello_spazio.shtml

Come vedi non ho pregiudizi su altre fonti di energìa, l'importante è che la resa sia buona e soprattutto e costante. Mi piace questo progetto, credo che su questo saremo d'accordo, che ne pensi?
 
ho un pezzo di terreno di 8 ettari per una centrale solare in campania se siete interessati.
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?