02 novembre 2006

 

Da "al lupo, al lupo!" alla biodiversità. E Natura è meglio di ambiente

Tanti auguri al Wwf Italia e al suo fondatore e presidente, Fulco Pratesi, che ha voluto invitarmi alla grande festa per il 40.o anniversario della prima e più prestigiosa associazione ecologica italiana, svoltasi a Roma nell'Auditorium dell'università Luiss. E' stata una bella festa in cui tutto è andato bene, compreso il pranzo all’aperto nel parco. Tanta gente, giovani e meno giovani da ogni parte d’Italia, e poi testimonianze, filmati, discorsi, relazioni, monografie, interviste, coccarde, ministri, amministratori, esperti, scienziati, giornalisti, fotografi. Senza il Wwf, certamente, le specie animali e vegetali in Italia sarebbero meno protette, e qualcuna, forse, come il lupo italico e l'orso marsicano, oggi sarebbe scomparsa o in via di estinzione.
E c’è stata anche una novità politica e un’inversione di tendenza terminologica, come ha giustamente messo in rilievo Francesco Mezzatesta, della componente naturalista dei Verdi. In tarda mattinata, di fronte ad un'affollata platea, ha preso la parola il ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio che, facendo tutta una serie di esempi di difficoltà nell'impostare una corretta politica ambientale, non solo per le associazioni protezionistiche, ma anche per un ministro, ha lamentato che ormai "tutto è ecologico", ogni progetto viene presentato come "ambientale", perfino un'autostrada. In realtà bisogna essere preparati a cogliere la faccia nascosta, il rovescio della medaglia. Tra i tanti esempi, ha fatto anche quello dell'eolico. Che va bene - ha detto - ma poi per come viene fatto oggi, piantando una foresta di pali, non va più bene. Frase che non ho potuto registrare o trascrivere, e quindi non è possibile riportare tra virgolette, ma che aveva il preciso significato semantico d'una chiara e netta presa di distanza dall'eolico,per come viene realizzato oggi in Italia. E così, uditi i commenti in sala, è stata interpretata dai presenti. "Ha parlato come se seguisse quasi alla lettera i contenuti del nostro programma sulla conservazione della natura uscito dalla Conferenza programmatica di Napoli", ha commentato in una newsletter Francesco Mezzatesta. "E' stato un piacere sentire il Ministro dell'ambiente parlare di "natura" (non solo di ambiente) e dei rischi dell'eolico!"

Comments:
Ma scusa Pecoraro ha cambiato idea? Non era un fanatico dell'eolico?
ciao e complimenti per il sito e il Manifesto. Sono d'accordissimo. Solo fallo più corto, e mettici anche che l'ecologia liberale non è moderata.
Laura
 
Sì ha cambiato idea, non lo hai letto l'articolo (dovrebbe essere ancora in edicola) di Panorama sull'eolico?
Grazie, poi, dei consigli sul sito.
Ma che l'ecologia liberale non sia moderata e asservita all'industria lo si capisce dalla prima riga del Manifesto ("scienza" ecc) all'ultima. A parte che viene detto anche ad ogni articolo.
Un Manifesto più corto di così non si può fare. Se no, sai quante contestazioni, domande, obiezioni... Un Manifesto, specialmente se innovativo, deve rispondere preventivamente a tutte le possibili obiezioni. E deve convincere anche gli scettici.
 
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