29 gennaio 2010

 

Caccia senza limiti. Quindi, sarà possibile cacciare i parlamentari. O no?

Ieri il Senato, in Commissione Politiche Europe, ha approvato con l'emendamento del senatore PDL Giacomo Santini, una nuova legge sulla caccia (abusivamente chiamata "comunitaria", visto che stravolge le direttiva dell’Unione Europea), che liberalizza il periodo dell’attività venatoria (finora limitato dal I settembre al 31 gennaio), condizionandolo all’autonomia delle Regioni - figuriamoci - e ad un parere consultivo dell’ISPRA, l'ente scientifico sulla fauna selvatica. Soltanto un emendamento aggiunto all’ultimo minuto ha permesso ai senatori di non cadere nella vergogna più totale, escludendo in pratica dalla strage i mammiferi. Ma certo i danni ci saranno. Se la legge fosse approvata così com’è anche dalla Camera, sarebbero colpite 34 specie di uccelli, alcune delle quali molto diffuse in Italia.
Si aggrava, così, anziché essere sanato, lo stato di infrazione alle norme europee in cui l’Italia versa da anni. Ma questa volta c'è stato un vero e proprio "tradimento" politico e istituzionale, perché Santini era il relatore della legge Comunitaria, e perciò correttezza avrebbe voluto che si adoperasse perché le procedure di infrazione fossero risolte e non aggravate.
Insomma, è stato un gesto irresponsabile di alcunii parlamentari del Centro-destra legati alla lobby dei cacciatori, non del Governo. L'emendamento infatti aveva avuto il parere negativo dell’ISPRA, richiesto dalla stessa Commissione, ed era stato più volte bocciato dal Governo (la ministra dell'ambiente, Prestigiacomo, era contrarissima) e da varie Commissioni parlamentari.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Nell’impotenza e apatia dell’opinione pubblica, distratta dalle sciocchezze della televisione e da quelle del calcio - pur essendo "anti-caccia" secondo le indagini demoscopiche almeno al 70-90 per cento - le associazioni ambientaliste e protezioniste sono giustamente insorte.
E un ecologista liberale insorge tre volte, visto il cinismo e la furbizia levantina con cui sono state raggirate con improntitudine e arroganza non solo la volontà della stragrande maggioranza degli Italiani, non solo la posizione del Governo, ma le stesse direttive europee.
Santini non è solo. Altri senatori "cacciatori" del PDL , Orsi, Carrara, Asciutti e Vetrella, hanno addirittura considerato moderato il testo, perché - pensate un po' - "è troppo accondiscendente con gli ambientalisti". Una posizione ottusa e sottoculturale. Ci si dà la zappa sui piedi distruggendo la Natura, che è un bene essenziale di tutti, e poi la si consegna in blocco nelle mani degli avversari? Anche solo politicamente, si può essere più sprovveduti?
Il colpo di mano anti-animali, ha mandato su tutte le furie i deputati animalisti del PDL, come Catanoso, Giammanco, Ceccacci Rubino e Mannucci, che ora aspettano il testo alla Camera dove faranno - hanno promesso - il diavolo a quattro. Speriamo. Certo che la ministra Prestigiacomo, sempre del PDL, l'ha presa come un'offesa personale, dato che i patti erano diversi.
Che dire? E' un chiaro segnale elettorale, alla vigilia delle consultazioni regionali, alla lobby dei cacciatori. Un episodio tipico di questa classe politica, in particolare quella del Centro-destra, culturalmente e politicamente situata al livello più basso del Dopoguerra, che ormai lavora solo per i vari gruppi di pressione, non certo per i cittadini, neanche per i propri elettori.
Del resto, basta sentirli parlare in Parlamento attraverso le dirette di Radio Radicale, e con quali profonde argomentazioni logiche! Discorsi talvolta così rozzi e insensati che non si potrebbero ascoltare neanche nel peggior bar di periferia.
Intanto la battaglia si sposta alla Camera dei deputati. Sul tema riportiamo il comunicato emesso dalle associazioni ambientaliste di ogni colore (NV).
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"Ciò che è accaduto oggi in aula del Senato ha del vergognoso nei confronti dell’Europa, che è stata bellamente raggirata, ma soprattutto della natura e dei cittadini italiani, a cui qualcuno dovrà spiegare che la caccia e i fucili vengono prima di tutto".
E’ la dichiarazione a caldo delle associazioni all’approvazione dell’articolo 38 della legge Comunitaria che, tra le altre cose, cancella i limiti della stagione venatoria attualmente contenuti tra il 1° settembre e il 31 gennaio.
"E’ stato ignorato il parere negativo del Ministero dell’Ambiente, che specificava come l’articolo peggiorava anziché risolvere la situazione di infrazione in cui l’Italia si trova sul tema caccia. E’ stato ignorato il parere negativo dell’ISPRA, l’autorità scientifica nazionale che si occupa della materia. Sono stati ignorati e anzi dimenticati i pareri negativi dati dalle Commissioni competenti della Camera e dello stesso Governo, a partire dal ministro Ronchi, che aveva già bocciato un identico emendamento nel recente passato. E tutto questo per assecondare una minoranza di cacciatori non ancora contenti di poter cacciare cinque mesi all’anno, per giunta facendo ingresso nei terreni privati.
"Il risultato è che con questo emendamento, qualora dovesse essere confermato dalla Camera, la stagione venatoria si allungherebbe ai mesi delicatissimi di febbraio e agosto, con un danno grave alla natura e l’aggravarsi del disturbo e dei rischi arrecati alle persone.
"Per non parlare degli altri aspetti, solo apparentemente marginali, comportati da questa pessima norma: il carattere giuridico dato alla guida europea sulla caccia (con il rischio-certezza di un vero e proprio corto circuito tra norma e interpretazione e il caos giuridico che ne conseguirà) o l’assenza di qualsivoglia intervento sul grave problema delle deroghe di caccia alle specie protette.
"Insomma una situazione disastrosa e imbarazzante, resa persino beffarda dall’approvazione di un subemendamento presentato come "soluzione" ma che non cambia di una virgola la sostanza e la gravità della norma approvata e sul quale, a leggere le ultimissime agenzie, persino il ministro Prestigiacomo dichiara di aver subito un raggiro.
"Ora si dovrà spiegare il perché di questa incredibile scelta a quel 90% di italiani che respingono ogni idea di allungamento della stagione venatoria. E dovranno farlo in prima istanza il ministro Ronchi, che si è assunto la responsabilità di una scelta così clamorosamente sbagliata, e il Presidente Berlusconi, cui 150 associazioni di cittadini, professionisti, ambientalisti, animalisti hanno oggi chiesto invano un intervento risolutore.
"Ma una cosa è certa. La battaglia alla Camera, per cui comincia da subito la mobilitazione, sarà epocale".
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Amici Della Terra, Animalisti Italiani, Enpa, Fare Verde, Greenpeace, Lac, Lav, Legambiente, Lida, Lipu, Memento Naturae, No Alla Caccia, Oipa, Ass.Vittime Della Caccia, Vas, Wwf Italia

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Comments:
no comment...certo che se si potessero cacciare i parlamentari sarebbe cosa buona e giusta! ovviamente non intendo con la doppietta o la carabina...
 
mmmmhhhh....

mi ricorda un po' la trama di Goldrake, dove il perfido Re Vega sfruttava e inquinava il pianeta Vega fino a renderlo brullo e inospitale, così doveva lanciarsi alla conquista della Terra per avere nuove risorse da prosciugare.

Ce li vedo, Berlu come Re Vega e Bondi come Gandal, il suo scagnozzo con la faccia metà maschio e metà femmina...

E la parte di Goldrake che li caccia via a chi la facciamo fare?
 
Semedisesamo (ben ritrovata), abbiamo in Parlamento una classe politica di basso livello, come mai in passato, credimi. Basta sentirli parlare. E parlo soprattutto di tutte le mezze figure sconosciute ai cittadini, i tanti raccomandati della politica, i cosiddetti peones deputati e senatori: lì si nascondono davvero le trame dei cacciatori, una lobby potentissima che ha dietro anche l'industria delle armi da caccia e l'abbigliamento sportivo...
 
Semedisesamo (ben ritrovata), abbiamo in Parlamento una classe politica di basso livello, come mai in passato, credimi. Basta sentirli parlare. E parlo soprattutto di tutte le mezze figure sconosciute ai cittadini, i tanti raccomandati della politica, i cosiddetti peones deputati e senatori: lì si nascondono davvero le trame dei cacciatori, una lobby potentissima che ha dietro anche l'industria delle armi da caccia e l'abbigliamento sportivo...
 
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